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Singapore fu menzionata per la prima volta in un resoconto cinese del terzo secolo, che la descriveva come “Pu-luo-chung”(“isola all’estremità di una penisola”).Non si sa molto della storia dell´isola a quell´epoca, ma dietro questa descrizione realistica si cela il passato pittoresco di Singapore.
Nel quattordicesimo secolo (1365) Singapore era ormai diventata parte del potente impero Sri Vijaya ed era conosciuta come Temasek (“Città del mare”). Questo nome non era meno preciso di quello del terzo secolo. Situata ad un crocevia naturale di rotte marine all´estremità della penisola malese, Singapore fu a lungo visitata da imbarcazioni di ogni genere, dalle giunche cinesi ai vascelli indiani, dai Dhow arabi alle navi da guerra portoghesi e agli schooner Buginesi.
Nel corso del quattordicesimo secolo quest´isola, piccola ma situata in posizione strategica, aveva acquistato un nuovo nome – “Singa Pura”, o “Lion City” (“Città del Leone”).Secondo una leggenda, un principe Sri Vijaya in visita all´isola, vide un animale e lo scambiò per un leone: così nacque il nome attuale di Singapore.
Furono gli inglesi ad aggiungere un successivo interessante capitolo alla storia di Singapore. Nel diciottesimo secolo (1819) si accorsero della necessità di un punto d´ appoggio strategico per riparare, rifornire e proteggere la flotta del loro impero in espansione, oltre che per prevenire eventuali avanzate olandesi nella zona. Tale era il contesto politico in cui Sir Stamford Raffles fondò Singapore come base commerciale. Inoltre progettò la costruzione di un quartiere commerciale ad un lato del Singapore River. Dal momento che la zona era troppo bassa fece demolire una piccola collina da un’altra parte per riempire ed ampliare l’area. Oggi questa zona è il centro della città e il cuore dello Shentonway, la risposta di Singapore a Wall Street. La politica del libero scambio attrasse mercanti da tutta l´Asia e da luoghi molto lontani come gli Stati Uniti e il Medio Oriente. Nel 1824, a soli cinque anni dalla fondazione della moderna Singapore, la popolazione era passata da 150 a 10.000 abitanti.
Nel 1832 Singapore divenne il centro governativo dei possedimenti coloniali britannici della Malaysia, comprendenti il Penang, la regione di Malacca e Singapore. L´apertura del Canale di Suez, nel 1869, e l´avvento del telegrafo e delle navi a vapore aumentarono l´importanza di Singapore come crocevia delle crescenti attività commerciali fra Oriente e Occidente.
Singapore era stata sede di operazioni militari nel quattordicesimo secolo, quando fu coinvolta nella guerra per la penisola malese, combattuta fra Siam (l`attuale Tailandia ) e l´impero Majapahit di Giava.
Sei secoli più tardi, durante la Seconda Guerra Mondiale, Singapore fu nuovamente teatro di importanti battaglie: l´isola era considerata una fortezza inespugnabile, ma i Giapponesi la invasero nel 1942. Dopo la guerra, Singapore divenne una colonia dell´Impero Britannico. Lo sviluppo del nazionalismo portò all´autogoverno nel 1959, e il 9 agosto 1965 Singapore diventò una repubblica indipendente. Dopo Raffles il politico più importante fu Lee Kuan Yew, che portò la città alla moderna Singapore d´oggi. La sua politica, iniziata dopo l’indipendenza di Singapore nei 1965, non trova paragone al mondo.
La sua posizione geografica, posta strategicamente a un crocevia del mondo ha aiutato Singapore a diventare un centro importante di commercio, comunicazione e turismo.
Infatti, nonostante la ridotta estensione territoriale, la sua crescita economica non ha subito limitazioni. Nell´arco di un secolo e mezzo Singapore è diventata un fiorente centro commerciale e produttivo. Di pari passo il sistema economico del paese si è trasformato riducendo progressivamente il peso dell´interscambio commerciale per incrementare il ruolo del settore produttivo.
Il porto di Singapore, base per oltre 600 compagnie di navigazione, è il più attivo del mondo. Nelle sue acque, imponenti navi da trasporto, petroliere e navi da crociera fanno manovra accanto a piccoli pescherecci e alle tradizionali chiatte in legno.
Oltre ad essere tra le principali sedi per la lavorazione e distribuzione di prodotti petroliferi, Singapore è tra i primi fornitori di componenti elettronici, ed è leader nel settore della costruzione e della manutenzione navale. Con oltre 130 banche, l´isola si è inoltre affermata come uno dei principali centri finanziari dell´Asia. A fare di Singapore il centro nevralgico della regione ha senza dubbio contribuito il sofisticato sistema di telecomunicazioni di cui la città si è dotata. Un satellite collega Singapore al resto del mondo e rende possibili le comunicazioni telefoniche e la trasmissione dati 24 ore su 24.
Le ottime infrastrutture, l´affascinante contrasto culturale e le numerose attrazioni turistiche fanno di Singapore una destinazione di successo per quanti viaggiano per lavoro o per turismo.
Singapore è costituita da un arcipelago con un´isola principale (640 chilometri quadrati di superficie) circondata da una cinquantina di isolotti. Si trova 136,8 km a nord del equatore, fra 103°38’ e 104°06’ latitudine est.
È connessa con la Malaysia tramite due corti ponti sospesi, e con un traghetto si raggiungono velocemente le isole più importanti del Riau – arcipelo dell´Indonesia. La Tailandia e le Filippine sono raggiungibili in aereo in poco tempo. Singapore, il cui aeroporto è frequentato da 69 linee aeree, è davvero la porta d´ingresso nel Sud Est Asiatico.
l clima è caldo e umido, con lievi variazioni fra una temperatura massima media di 31 gradi centigradi e una temperatura minima media di 23 gradi centigradi. Questa caratteristica ne fa il luogo ideale per coloro che prediligono i bagni di sole, il nuoto, la vela e altri sport acquatici. Tuttavia, per chi non ama il clima tropicale Singapore è preservata dagli effetti peggiori del sole da impianti di condizionamento installati in quasi tutti i negozi, gli alberghi, gli uffici e i ristoranti. Piove tutto l´anno, con precipitazioni più intense da novembre a gennaio, durante la stagione dei monsoni. In genere si tratta di rovesci improvvisi e violenti, ma anche brevi e rinfrescanti.
Anche se la posizione geografica ha avuto un ruolo nel successo di Singapore, il suo elemento vincente è la popolazione. In assenza di risorse naturali, la forza di Singapore sta nella sua popolazione che ama lavorare, sa adattarsi e ha ottime capacità di ripresa.
La popolazione di Singapore, che conta quasi quattro milioni di abitanti, è composta da cinesi (77%), malesi (14%), indiani (8%), eurasiatici e gruppi di altre etnie (1%). Gli abitanti originari erano pescatori malesi, ma dopo l´arrivo di Sir Stamford Raffles e la fondazione di una base commerciale britannica, Singapore divenne una calamita che attirò centinaia di migliaia di emigranti e di mercanti. Alla ricerca di una vita migliore per se stessi e per le loro famiglie, giunsero dalle province meridionali della Cina, dall´Indonesia, dall´India, dal Pakistan, da Ceylon e dal Medio Oriente. Nonostante i matrimoni misti avvenuti nel corso degli anni, ogni gruppo etnico presente sull´isola ha mantenuto la propria identità culturale, integrandosi, al tempo stesso, nella comunità di Singapore.
Le lingue ufficiali di Singapore sono quattro: malese, mandarino, tamil e inglese. L´Inglese è la lingua degli affari e del governo ed è la più diffusa. La maggioranza degli abitanti di Singapore è bilingue e parla la propria lingua madre oltre l´inglese. Il malese è la lingua nazionale.
Data la composizione mista della popolazione, Singapore è caratterizzata dalla presenza di svariate religioni. Nel profilo di Singapore si stagliano orgogliosamente gli inconfondibili minareti delle moschee, le guglie delle cattedrali gotiche, le intricate statuette raffiguranti le divinità dei tempi indù e le peculiari architetture dei tetti dei templi cinesi. Le principali religioni sono l´Islam, il Buddismo, il Cristianesimo, l´Induismo, la religione Sikh, l´Ebraismo e lo Zoroastrismo (Insegnamento di Zarathustra).